Report del IX Congresso dell’International Lymphoedema Framework Chicago 13-15 Giugno 2019.

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Sempre vivo e frequentato l’ambiente dell’ILF (International Lymphoedema Framework) ed occasione di confronto e di numerosi ‘spunti’ per approfondire le conoscenze dei singoli ed i filoni di ricerca. A Chicago, con il Patrocinio dell’Associazione Americana Linfedema ’Americam Lymphoedema Framework Project’, ci siamo ritrovati con alcuni dei ‘compagni di viaggio’ con cui ci confrontiamo periodicamente  buttiamo giù gli aggiornamenti delle linee guida continuamente aggiornate.

A questo proposito ho raccomandato personalmente a Mikael Bernas di seguire con accuratezza la Sessione speciale da me richiesta nel post-Congress di Buenos Aires, che si terrà ad Iguazu il 27 Settembre prossimo (gli ho preannunciato una serie di proposte italiane, a proposito delle quali sono ben graditi eventuali suggerimenti da parte di chi legge). Christine Moffat ha aperto i lavori ricordando il grande lavoro portato avanti per la raccolta dei dati epidemiologici del Limprint, a cui hanno partecipato 12 Framework nazionali, tra cui il nostro. I dati hanno riguardato oltre 13.000 pazienti. Di questi, oltre 1.600 sono stati censiti dall’ITALF (secondo Paese dopo la Gran Bretagna).

 

 

 

 

 

 

 

I risultati, pubblicati con una serie molto articolata dei dati in più articoli, sono stati pubblicati su un numero speciale di ‘Lymphology Researches and Biology’ di cui cercheremo di fornire sui siti copia integrale. Altra serie di dati  che si sta raccogliendo è relativa ai sistemi di rilevazione delle misurazioni dell’edema periferico, nelle sue varie espressioni. In una apposita sessione dedicata sono stati illustrati i dati raccolti su questi aspetti in un recente studio condotto dai Framework ed esteso a 61 nazioni complessive. Nello studio sono stati intervistati 8005 soggetti (320 in Italia), cui cui circa il 50% pazienti e l’altro 50% rappresentato da operatori sanitari o da operatori delle industrie del settore. E’ emerso che l’aspetto più saliente che interessava gli intervistati era la variazione di volume, seguito dalla variazione del dolore, della qualità della vita percepita e dalla capacità funzionale (migliorata dopo il trattamento). Rappresentanti dei singoli Framework (per l’Italia Marina Cestari) hanno quindi esposto i dati delle risultanze delle singole esperienze. Dalla discussione è emerso che, purtroppo, ancora oggi uno degli ostacoli più diffusi a livello mondiali per i pazienti con linfedema è lo scarso riconoscimento ottenuto dai pazienti nei singoli Paesi. Anzi, a questo proposito, Christine Moffat ha pubblicamente elogiato il lavoro che si sta svolgendo in Italia a favore dei pazienti con l’azione di stimolo costante nei confronti delle Istituzioni (diremmo anche di vigilanza) e con l’ottenimento degli importanti riconoscimenti normativi che rappresentano il presupposto per un migliore servizio complessivo da parte del SSN.

Mikael Bernas, in una sua lettura, ha ricordato quali siano tutti i mezzi diagnostici (clinici e strumentali) che consentono la diagnosi; Rockson, con cui ho avuto modo personalmente di scambiare opinioni circa il trattamento farmacologico, ha sottolineato, ancora una volta, come il Ketoprofene (200 mg/die) protratto per circa sei mesi (eventualmente con copertura con gastroprotettore per i soggetti sensibili) migliori sostanzialmente il quadro clinico (il Linfedema, sia primario che secondario, per definizione costituisce la sede di una flogosi cronica, almeno sterile, come ricorda sempre Ethel Foldi).  Kristiana Gordon, della Scuola del Prof. Mortimer del Saint George Hospital di Londra, ha presentato gli aspetti genetici correlati alle varie forme di Linfedema primario e sindromico. Paula Stewart ha fatto quindi un excursus sui principi dietetici che debbono ispirare il paziente con Linfedema e Lipedema, sottolineando come debba essere limitata l’assunzione dei carboidrati ma anche demolendo, per i pazienti con Lipedema, il mito della dieta chetogenica che, nella sua esperienza, è fortemente a rischio per la salute delle pazienti.

Si sono quindi succedute le varie sessioni dedicate a singoli argomenti: Diagnosi e monitoraggio, Trattamento conservativo, Ricerche psico-sociali e qualitative, Presa in cura del paziente, Outcome e misurazioni, Linfedema e Lipedema, Chirurgia, Scienza di base e Biologia, Approcci innovativi e promettenti, Riduzione del rischio, Linfedema pediatrico.

In particolare abbiamo presentato una nuov stadiazione del Lipedema (4 stadi) basata su considerazioni cliniche, ecografiche, Linfoscintigrafiche e tonometriche basate sulla considerazione che negli stadi più avanzati, come noto, coesiste una linfostasi consensuale al Lipedema ma anche che esistono dei tessuti con Lipedema particolarmente morbidi ed elastici (vedi il Lipedema della S. di Ehler Danlos) ed altri in cui la consistenza tissutale risulta più o meno aumentata. Sulla chirurgia abbiamo presentato una casistica aumentata (225 pazienti sottoposti a trattamenti di vario tipo) evidenziando come le aspettative medie di pazienti sottoposti a chirurgia sui risultati finali erano marcatamente più disattese rispetto al gruppo di controllo che era stato sottoposto al solo trattamento fisico (con le dovute eccezioni). Per la genetica abbiamo presentato il primo caso descritto in Letteratura di Linfedema primario da mutazione del Gene CELRS1 (finora erano stati descritti solo casi di sesso femminile) ed abbiamo anche sottolineato che l’incidenza del Linfedema da mutazione di questo gene è particolarmente frequente e tale da eguagliare l’incidenza dei due genei finora più conosciuti come il VEGFR3 ed il FOXC2. Importanti sono sempre gli studi collegati dei familiari, anche ai fini della prevenzione primaria. Interessante la proposta della collega svizzera  Valentina Triacca che ha dimostrato come l’applicazione di un tubo di silicone impiantato nell’arto con linfedema e collegato conuna pompa che scarica, per aspirazione, i fluidi raccolti in una cavita sierosa (ove affonda l’estremità distale del tubo stesso), a livello sperimentale sembra dare risultati degni di considerazione. Utile, dal punto di vista diagnostico e della misurazione dell’outcome del paziente la Bioimpedenza che con le sue modificazioni evidenzia nei controlli la diminuzione dei fluidi tissutali sia negli stadi clinici avanzati che in quelli iniziali (importanze della diagnosi precoce nei soggetti a rischio).

Appuntamento finale a Copenaghen per l’Ottobre 2020 ove proseguiranno i confronti, sempre più serrati ed ove, anche su nostra proposta, verrà riservata una sessione apposita in sede congressuale dedicata alle attività svolte ed in programma dai singoli Framework nazionali regolarmente costituitisi.

Sandro Michelini

Chicago 16 Giugno 2019

 

Ri-generarsi II CAMPO LINFOLOGICO TERMALE

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Report dal dr. Rando

 ” Ri-generarsi  II CAMPO LINFOLOGICO TERMALE “

di Valdieri tenuto dal 5 al 9 giugno 2019.

  • 7  terapiste  esperte coinvolte , delle  9  dedicate  all’ Ambulatorio per la diagnosi , la prevenzione  e la  cura  di riabilitazione linfologia
  • 1  medico responsabile ( il  sottoscritto, responsabile  del suddetto ambulatorio  per  Alba e Bra,  )
  • 6  mesi  di lavoro di preparazione  ed  organizzativo
  • 18 pazienti  selezionati  e partecipanti,  tutti affetti da linfedema :   3  uomini (  1 operato per ca  della mammella, 1 operato per ca della prostata, 1 operato per melanoma dell’arto inferiore ) , 3  donne con linfedema  primitivo degli arti inferiori, 1 donna con linfedema iatrogeno degli arti inferiori, 1  donna  con linfedema primitivo dell’arto superiore; 10 donne operate  per  ca  della mammella.
  • 1  moglie e  4 mariti in qualità di accompagnatori
  • 8  medici  di medicina  generale  partecipanti per  attività formativa, il 6 giugno
  • altri operatori  dell’ASL  CN2  intervenuti :  dottoressa  Cinzia Ortega, direttore  SOC Oncologia; dottoressa Mariagrazia Ciofani  psicologica,psicoterapeuta ; Don Domenico Bertorello  , cappellano; dottor Franco Franzè, direttore f.f.  SOC Medicina Fisica  e  Riabilitativa.
  • partnership e collaborazione con  ANDOS  – sezione  Patrizia Gosso di Alba, presidente  dottoressa Ivana Sarotto
  • 3 enti patrocinatori :  Italian Lymphedema Framework , SOS Linfedema Onlus, Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta
  • Sponsor : BSN medical, LR People Health Care, CIZETA Medicali, Essity, PlantaFarm, SANIT Torino, THUASNE
  • Partner : Coldiretti Piemonte sezione di Cuneo, Mulino Marino, Roberto Sarotto, ParaFARMACIA VIGLIONE  Alba, ZUCCARI , ATLANTE
Gli obiettivi del CAMPO erano:
  • attività riabilitativa linfologica intensiva combinata con le cure termali (  acqua sulfurea, alghe e fanghi );
  • disciplina dell’auto-cura;
  • apprendimento  dell’autodrenaggio e dell’autobendaggio;
  • approccio all’alimentazione corretta e cucina naturale attraverso un percorso mirato alla detossificazione, alla disintossicazione ed al drenaggio;
  • incentivazione del movimento e dell’attività fisica all’aperto;
  • confronto e condivisione tra pazienti e familiari;
  • rivalutazione rigenerazione della propria persona e delle proprie capacità , dell’immagine di sè, delle arelazioni, degli atteggiamenti e delle scelte appropriate riguardo alla propria condizione ed alla malattia
Le attività svolte hanno rispettato il programma presentato nella locandina ( con inizio alla 7.30  e conclusione con attività socializzanti dopo cena, intorno alla mezzanotte )
Tutti i pazienti sono stati valutati  all’arrivo al CAMPO mediante una cartella clinica specifica che è stata aggiornata nei giorni successivi ed alla conclusione
A ciascun paziente è stato consegnato un diario quotidiano nel quale riportare dati soggettivi ed oggettivi durante il CAMPO ( alimentazione, liquidi, diuresi, movimento, dolore, percezioni )
A tutti i pazienti sono stati consegnati dei questionari sul gradimento delle attività del CAMPO ( organizzazione, assistenza sanitaria e  cure, attività termali, attività collaterali, struttura alberghiera e servizi )
A tutti i pazienti sono stati consegnati dei questionari sul gradimento delle singole attività del programma del CAMPO
Tutti i pazienti hanno sottoscritto una liberatoria per l’uso di fotografie e filmati a titolo divulgativo e didattico limitatamente ad ambiti professionali e scientifici
Tutti i pazienti hanno rilasciato un’intervista conclusiva sul CAMPO , in particolare : ” le informazioni relative al programma proposto erano già chiare prima della partecipazione ? ” , ” perché ha sentito di partecipare ? “, ” come valuta  l’esperienza vissuta al campo ? “, ” cosa porta  a  casa ? “
Un’intervista è stata rilasciata  anche da ciascun operatore  partecipante
I risultati sono stati complessivamente  molto soddisfacenti.
Per tutti  i pazienti sono stati riscontrati :
  • una significativa  riduzione del linfedema ( volume e consistenza del pannicolo sottocutaneo ),
  • un netto miglioramento dell’ articolarità dell’arto interessato,
  • calo ponderale,
  • una migliore performance fisica globale,
  • un significativo miglioramento dell’umore,
  • una maggiore consapevolezza della propria persona e della propria immagine,
  • una migliorata competenza nell’autobendaggio e nella conoscenza dei materiali per la compressione,
  • un rafforzamento del gruppo e delle capacità di condivisione
Le terapiste, dopo essersi dedicate  all’organizzazione ed alla logistica per la preparazione del CAMPO, hanno lavorato con passione ed entusiasmo impegnandosi nelle complesse attività prettamente riabilitative e specifiche del linfedema, ma anche ad altre attività  ancillari alla riabilitazione ( risveglio muscolo-articolare del mattino, tai – chi, idrochinesiterapia in acqua termale, ban dancing, tattilità, guida alimentare, stile di vita, esercizio e movimento all’aria aperta).
Il gruppo di lavoro è stato coeso, empatico e molto attento nei riguardi dei bisogni dei pazienti che all’unanimità hanno espresso larghi consensi ed apprezzamenti.
Per  il futuro a breve e lungo termine, in previsione del prossimo  campo e  del  Congresso Nazionale dell’ Italian Lymphedema Framework  nel 2020  ( di cui  ci è stata  assegnata  l’organizzazione e la  realizzazione  ad  Alba ), sono previsti  ulteriori iniziative, momenti di incontro e di  follow up  ( anche in collaborazione  con  ANDOS – sezione  di Alba ).
Giancarlo  Rando

Petizione diretta all’On. Giulia Grillo Ministro della Sanità

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Su iniziativa congiunta delle Associazioni SOSLinfedema Onlus e ITALF Onlus, è stata pubblicata sul noto sito on line CHANGE.ORG una petizione diretta all’On. Giulia Grillo Ministro della Sanità, sulla condizione dei pazienti affetti da Linfedema.

Ecco il testo della Petizione

Centinaia di migliaia di persone affette in Italia da Linfedema e patologie correlate sono generalmente private dell’assistenza sanitaria specialistica, delle necessarie cure riabilitative e dei tutori elastocompressivi indispensabili per la loro sopravvivenza attiva. Dopo anni di attese sono state approvate in Conferenza Stato regioni (15/09/2016) le Linee di indirizzo ministeriali per il Linfedema e patologie correlate che dettano criteri e modalità per la cura e presa in carico di questi pazienti con specifiche indicazioni sui centri di riferimento che ogni regione avrebbe dovuto costituire ad hoc. Passano gli anni ma i pazienti aspettano inutilmente provvedendo a curarsi in strutture private a proprie spese spesso con enormi disagi per la insufficiente presenza in aree del Paese dei riferimenti specialistici necessari pur se privati. Praticamente le Regioni nella maggior parte dei casi stanno facendo orecchie da mercante non attuando ciò che concordato in Conferenza Stato Regioni. Il 12 gennaio del 2017 con l’approvazione del DPCM sul riordino e aggiornamento dei L. E. A. anche il Linfedema primario è stato inserito tra le nuove malattie rare riconosciute consentendo così ai suoi malati di poter usufruire dei tutori elastocompressivi a trama piatta, importantissimo e insostituibile strumento di cura da indossare a vita. Ebbene anche in questo caso il decreto non è ancora attuato perché manca la pubblicazione del Nuovo Nomenclatore Tariffario Nazionale parcheggiato da oltre un anno alla Ragioneria Generale dello Stato. Analoghe difficoltà si riscontrano nella individuazione degli specialisti di malattie rare a livello regionale che devono certificare il Linfedema come patologia rara ma che di fatto in larga parte dei casi sconoscono la patologia. Rivendichiamo che il Linfedema possa essere esaminato e certificato da medici linfologi competenti in materia e che i tempi possano essere contingentati non oltre 60 giorni dalla richiesta e che i centri di riferimento siano individuati da chi da anni fa attività clinica in materia. L’INPS il 31 luglio 2018 si è dotata di proprie Linee guida per una valutazione del Linfedema secondo le Linee di indirizzo ministeriali. Purtroppo le commissioni miste composte da medici delle aziende sanitarie, presiedute da Inps, nella maggior parte dei casi sconoscono i criteri contemplati dalle Linee guida citate e dalle Linee di indirizzo ministeriali, individuando la patologia come un problema estetico, non già come una patologia cronica invalidante e ingravescente così individuata dalle citate Linee guida e Linee di indirizzo, con valutazioni negative che mortificano nel fisico e nell’anima i pazienti bistrattati. Chiediamo pari trattamento e assistenza, come tutti i malati assistiti dal S.S.N. per tutte le altre patologie. Rivendichiamo il diritto costituzionale, di essere curati e assistiti, secondo le necessità di terapie e di sostegni, che la nostra patologia richiede e sulla base di leggi e normative nazionali dello Stato, fino ad oggi inattuate e ignorate. La nostra condizione di gravità, non consente in alcun modo rinvii o ancor peggio interventi approssimativi. Poniate la giusta attenzione e riguardo, ad una comunità di 500.000 Persone, che tenta invano di sopravvivere al proprio male, allo stremo di risorse fisiche, economiche e sociali. Le associazioni Sos Linfedema onlus e Italf onlus. 

SOSTIENI ANCHE TU LA NOSTRA BATTAGLIA: FIRMA LA PETIZIONE

 

CORSO SUL BENDAGGIO ELASTOCOMPRESSIVO NEL LINFEDEMA

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 AGGIORNAMENTO – I POSTI DISPONIBILI ALLA DATA DEL 29 APRILE
SONO STATI TUTTI OCCUPATI. GLI ORGANIZZATORI RINGRAZIANO PER L’INTERESSE E GARANTISCONO CHE L’OPERAZIONE SARÀ RIPETUTA.

 

CIZETA MEDICALI & COLELLA (Nuove Tecnologie Ortopediche)

organizzano a  San Cassiano (LE)

il  9 e 10 Maggio 2019

un CORSO PER FISIOTERAPISTI

SUL CORSO SU BENDAGGIO ELASTOCOMPRESSIVO NEL LINFEDEMA

 

Argomenti del corso:

  • . tecniche di bendaggio
  • . nuovi materiali nel bendaggio – bende siliconate
  • . bendaggio arto superiore
  • . bendaggio arto inferiore
  • . cenni su bendaggio insufficienza venosa con complicazione di ulcus cruris

Informazioni sul corso:

  • il corso avrà la durata di 1 giorno
  • partecipanti per singola giornata: max 20 persone
  • corso gratuito

sede del Corso:
N.T.O. Colella S.r.l. 348 9120303 Zona P.I.P. Lotto 4  73020 San Cassiano, LE
345 6950983- 348 9120303

Ciao Massimo!!!

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Ciao Massimo!!!

E’ difficile descrivere ciò che si prova quando un ‘compagno di squadra’ ‘abbandona la corsa’! Non certo per squalifica perché parliamo di un gentiluomo che non conosceva il termine ‘scorrettezza’; era un termine avulso dal suo modo di essere e dal suo modo di vivere. Straordinario nella sua semplicità. Ho provato a cercare immagini sul WEB che potessero ritrarlo ma è stato difficilissimo proprio per la sua naturale ‘riservatezza’. Così ho deciso di porre una delle foto scattate (con Gianni Moneta) in occasione di un incontro scientifico di due anni fa (Congresso della Società europea di Linfologia a Stoccarda).

Lo incontravi sempre in queste circostanze! Quanti Congressi abbiamo frequentato insieme, caro Massimo, da una parte e dall’altra dell’Oceano? Quanti pensieri abbiamo condiviso? Di quanti progetti abbiamo discusso? Sempre nella sola ottica di fornire un miglior servizio al paziente. Sicuramente la tua impostazione era sempre da ‘imprenditore aziendale’, fedelissimo agli obiettivi ed accorto coordinatore di un insieme di azioni miranti alla costante crescita delle varie attività, perfettamente integrato nel tessuto dell’Azienda stessa e con i tanti collaboratori che, come me, oggi si sentono un po’ più soli.

Ma, nel tuo fare che, come in tutti noi, derivava dalla tua indole, hai sempre massimamente rispettato due aspetti fondamentali di ‘etica’: il rispetto degli altri (soprattutto delle aziende ‘concorrenti’) nei rapporti a 360°, e la garanzia che, in ogni circostanza, non si venisse meno ai criteri di ‘qualità’ dei prodotti che venivano, volta per volta, presentati e forniti dall’Azienda sul Mercato. Abbiamo condiviso molte cose insieme e ci siamo spesso ‘consigliati’ e scambiati opinioni su fatti, su persone, su circostanze, sempre con la massima discrezione. Come abbiamo fatto pochi giorni fa a casa tua, ove, al termine della breve ma intensa visita, ti ho ringraziato per quanto anche in quella circostanza mi stavi trasmettendo della tua esperienza e ti ho lasciato sereno, come il Massimo di sempre.

Ricordi, tra le altre cose, il ‘frenetico ‘aggiustare’ dell’ultimo minuto, di alcuni aspetti del documento sulla disabilità da Linfedema, il cui testo stavamo condividendo con gli esperti dell’INPS? Ricordi tutte le iniziative di formazione e di aggiornamento, curate con dovizia di particolari, che abbiamo portato avanti insieme e che tanta soddisfazione morale ci hanno arrecato?

Ciao Massimo,

il nostro dialogo è solo interrotto materialmente ma prosegue quel feeling morale che ha fatto affezionare alla tua persona tanta gente e con la quale condivido in questo momento, unitamente alla tua bellissima famiglia, la profonda tristezza che ci pervade per la tua nuova dimensione.

In ricordo di Massimo Favini

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È volato via lasciando una scia luminosa di amicizie ed empatie per quel suo carattere solare, per la sua umanità e generosità. Il suo sorriso ci sarà di gran conforto nei momenti bui. Il suo esempio di Gentiluomo, un modello comportamentale senza pari.

Ciao Massimo ci rivedremo a Dio piacendo. Che la Pace colà ti mondi della recente sofferenza.

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Massimo Favini, CEO di Cizeta Medicali e Autorevole Membro del Consiglio Direttivo Italf onlus

Si discute di Linfedema in CAMERA DEI DEPUTATI ma ancora niente DECRETO TARIFFE

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Giovedì 21 febbraio l’On. Elena Carnevali ha illustrato al Ministro della Salute una Interrogazione a risposta immediata in commissione (la n. 5-01539), in cui, ricordando che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017, ha sostituito integralmente, dopo ben 16 anni, il precedente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2001 con cui erano stati definiti a sua volta i livelli essenziali di assistenza (Lea),

HA DOVUTO SOTTOLINEARE CHE

tali aggiornamenti, nonostante siano sostanziali ed innovativi, a due anni di distanza non sono ancora divenuti operativi, in quanto manca

il «DECRETO TARIFFE»

che ne fissa il costo massimo mentre lalegge di bilancio 2018 (articolo 1, comma 420, della legge n. 205 del 2017) aveva posto come termine ultimo per la sua emanazione il 28 febbraio 2018;

Il ministro attraverso il sottosegretario Luca Coletto,  con risposta scritta pubblicata Giovedì 21 febbraio 2019 nell’allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali) 5-01539, non ha dato alcuna data per la emanazione del decreto interministeriale di definizione delle tariffe massime nazionali relative alle medesime prestazioni, ma ha ricordato che alcune regioni virtuose (NON IN PIANO DI RECUPERO COME PURTROPPO SONO MOLTE REGIONI ITALIANE) si sono organizzate da tempo con la erogazione di prestazioni extra LEA. E chiude dicendo che ” il Ministero della salute seguirà con molta attenzione la procedura relativa alla nuova proposta tariffaria affinché si arrivi, in tempi brevi, alla definizione della stessa.” 

QUINDI ANCORA NESSUNA RISPOSTA!

MA quanto tempo ancora devono ASPETTARE gli ammalati di LINFEDEMA, che spesso hanno dovuto ridurre anche il lavoro a causa della malattia,  per ottenere lerogazione dei servizi di cura e la fornitura dei COSTOSI, ma INDISPENSABILI indumenti elastici su misura, mentre lo Stato ha già riconosciuto Loro il DIRITTO ALLA CURA?

 

Corso di “ALTA FORMAZIONE IN LINFODRENAGGIO MANUALE E RIABILITAZIONE INTEGRATA DELL’EDEMA FLEBOLINFATICO”

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 Milano, 11- 12 – 13 gennaio / 08 – 09 – I O febbraio 2019

OBIETTIVI DEL CORSO

– Comprendere l’anatomia, la fisiologia e la fisiopatologia del Sistema Linfatico e del Sistema Venoso.
– Fornire le indicazioni utili per li miglior approccio tera­peutico di ciascun quadro clinico sulla base dei principi dell’Evidence Based Medicine e delle linee guida aggior­nate delle principali società scientifiche nazionali ed inter­nazionali che operano nel settore.
– Saper applicare le tecniche di Linfodrenaggio Manuale, Drenaggio Venoso Manuale e terapia elasto-compressi­va nell’edema flebo-linfatico.
DOCENTI
Dott. Sandro Michelini
Medico Chirurgo. Specialista in Chirurgia Generale. Presiden­te ITALF. Membro del Comitato esecutivo dell’lnternational Society of Lymphology e della Società Europea di Linfologia. Presidente in carica della lnternational Society of Lympholo­gy.
Dott. Alessandro Failla
Dottore in Fisioterapia. Membro dell’lnternational Society of Lymphology e della Società Europea di Linfologia. Già do­cente presso le Università degli Studi di Genova e Milano.