Auguri dal Presidente Scientifico

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Cari amici di SOS Linfedema,

al termine di un anno difficilissimo che ha visto la patologia che stiamo curando al centro di molti interessi di politici e di amministratori istituzionali, di incontri scientifici, anche di alto livello, nazionali ed internazionali, di aziende interessate al settore, sempre più accorte a migliorare le loro performances per un campo della sanità che sta sempre più prepotentemente conquistando l’attenzione degli operatori, desidero farvi i migliori auguri di un sereno Natale e di un Felicissimo 2015.

Anche ieri, verso l’ora di pranzo, ci siamo confrontati con l’On. Amoddio, con il Direttore di AGENAS, con la dottoressa La Rosa e con il Presidente Forestiere per un ulteriore scambio di idee sull’approccio migliorativo delle condizioni dei vari malati, da portare avanti subito dopo le Festività natalizie. Ci siamo anche scambiate mail con alcuni pazienti, sempre bisognosi di conforto, di indicazioni, ma, soprattutto, di un messaggio di speranza.

E’ proprio con l’ennesimo pensiero di fiducia e speranza (non formale ma assolutamente sostanziale) che desidero personalmente salutare tutti coloro che, in un modo o in un altro, ‘ruotano’ attorno a questa patologia e tutti coloro che, con fatti concreti, con spirito di sacrificio (spesso anche fisico personale) e non già di ‘rassegnazione’ (ma a testa alta, come fanno dignitosamente i tanti malati con cui ci confrontiamo quotidianamente) si adoperano per il miglioramento complessivo della qualità di vita degli interessati, nel rispetto di un’ottica assolutamente mirante al ‘vero risparmio’ della spesa collettiva nazionale nel settore.

Auguri fervidi a voi ed alle vostre Famiglie.

 Buon Natale!

    Sandro Michelini

Auguri dal Presidente

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E’ con i Pensieri collezionati dalla nostra Piccola Grande Solidale Giorgia che in tutta Semplicità ?vorremmo in tutta sincerità formularVi i nostri auguri di Serene Festività, sperando in cuor nostro che le indiscrezioni giornalistiche di queste ultime ore provenienti da Roma possano essere non le solite disillusioni ma finalmente qualcosa di concreto…Un Grazie dal più profondo del cuore ai nostri amici medici e fisioterapisti che rendono quotidianamente meno disagevole il nostro percorso…ai ricercatori che lanciano il proprio cuore generosamente al di là di ogni ostacolo per un futuro migliore per noi linfedemici..ai volontari che amorevolmente condividono ogni nostra ansia e sofferenza, alle nostre famiglie che si fanno carico dei nostri disagi fisici psicologici ed economici,  a quei pochi Rappresentanti Istituzionali che hanno fatto propria la nostra battaglia di giustizia….Serene Festività per Voi e le Vostre Famiglie.
 
 Associazione SOS Linfedema Onlus10846360_10152477967966498_4792167628214249712_n

MAGI Euregio e AIGOC presentano il loro impegno medico scientifico e di ricerca in difesa della vita

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Venerdì 12 Dicembre – Policlinico Gemelli di Roma

MAGI Euregio e AIGOC presentano il loro impegno medico scientifico e di ricerca in difesa della vita

Venerdì 12 dicembre si terrà a Roma, presso il Policlinico Gemelli, un convegno organizzato dalla Associazione Italiana Ginecologi e Ostetrici Cattolici (AIGOC) per un confronto sul tema delle “sinergie per una grande strategia in favore della vita e della famiglia”.

L’AIGOC, presieduta dal Prof. Giuseppe Noia, si propone – come da suo statuto – di osservare e far osservare l’insegnamento del Magistero della Chiesa Cattolica, in particolare nell’ambito dell’assistenza sanitaria e della tutela della salute della donna e della vita nascente, della madre e del bambino. E si impegna, inoltre, a fornire a tutte le donne, in gravidanza e non, un’assistenza basata sulla vita, sulla speranza e sui più alti standard medici, etici e scientifici.

Per contrastare la cultura della morte l’AIGOC si fa promotrice del rispetto per la vita umana nella sua interezza, dal concepimento fino alla morte naturale, alla luce dei principi cristiani e ponendo l’accento sulla famiglia come principale custode della vita e della salute.

Tra i relatori del convegno sarà presente anche il dott. Matteo Bertelli, presidente della cooperativa sociale MAGI Euregio, una realtà di profonda ispirazione cattolica, che ha avuto l’onore di essere ricevuta e menzionata da Sua Santità Papa Francesco in occasione dell’Udienza Papale del 9 aprile 2014.

La MAGI Euregio, con la sua equipe di medici, clinici e ricercatori di prim’ordine, si occupa della diagnosi ricerca e cura delle malattie genetiche e rare. “La MAGI Euregio – spiega il dott. Bertelli – si ispira all’insegnamento di don Sturzo e più in generale della Dottrina Sociale della Chiesa.  MAGI Euregio riconosce nella carità e nel rispetto della vita il fondamento dell’agire umano e cerca pertanto di corrispondere a tutti i bisogni di diagnostica, socio-sanitari, nonché di ricerca ed informazione che le malattie rare richiedono. Il motto della MAGI è che se un malato affetto da una malattia ultra-rara si rivolge a noi per una diagnosi, la MAGI deve prendersene cura anche se l’ allestire il test genetico sarà antieconomico e dispendioso in termini di tempo.  In secondo luogo l’obbligo ad investire i propri soldi per sviluppare della ricerca che identifichi delle cure per i feti riconosciuti malati dai test prenatali. La genetica prenatale –dice il Dr. Bertelli – è troppo indirizzata all’aborto come unica soluzione e troppo poco direzionata a cercare ed offrire delle cure che facciano guarire e nascere sano un feto riscontrato malato.

La nostra è una missione che implica l’andare controcorrente, mettendo in secondo piano “il profitto economico” e l’incontro di MAGI Euregio con i medici Pino Noia (Ginecologia Policlinico Gemelli), Benedetto Falsini (Oculistica Policlinico Gemelli) e Sandro Michelini (Linfedema e Malattie Vascolari Ospedale San Giovanni Battista dell’Ordine di Malta di Roma) sta portando i suoi risultati.

Noi riteniamo che la possibilità di effettuare test genetici già in età prenatale potrà essere uno strumento che aiuterà a prevenire l’aborto se si scopriranno nuove cure per il feto:

“La nostra cooperativa sociale tutela la vita umana fin dal concepimento – prosegue il dott. Bertelli – e il nostro laboratorio si sta impegnando duramente nello sviluppo di una genetica improntata alla cura del feto e che rispetti la vita. Non possiamo fermarci a diagnosticare le patologie, ma il nostro impegno è anche quelli di spiegare e far comprendere ai pazienti che esistono terapie adeguate anche in età prenatale”.

Un esempio su quanto affermato è dato dagli studi sull’igroma cistico (manifestazione prenatale del linfedema). Questa patologia comporta una dilatazione degli spazi linfatici nel tessuto sottocutaneo del collo con un ristagno della linfa in questo distretto che può raggiungere dimensioni anche due volte la testa fetale.

Con l’evoluzione della scienza medica è oggi possibile individuare eventuali difetti genetici in utero per l’igroma cistico (gli stessi difetti genetici che nell’adulto portano al linfedema primario od ereditario), la cui prognosi dell’igroma cistico è generalmente infausta, avendo un tasso di mortalità superiore al 90%. La malattia può causare aborto spontaneo, ma spesso la convinzione di partorire un nascituro malato, spinge le madri ad una interruzione volontaria della gravidanza.

Il Prof. Giuseppe Noia ha studiato l’igroma cistico: “Ci sono diversi approcci: un gruppo giapponese, nei casi di igroma cistico molto grandi che non si risolvono prenatalmente, persistendo queste grosse sacche di liquido retro e latero nucali, ha iniettato all’interno di queste sacche di liquido, un collante, OK432, impedendo quindi il depositarsi di altro liquido e permettendo ai bambini di non avere scompensi cardiaci. Nella loro casistica risulta un 40% di sopravvivenza, I bambini trattati postnatalmente dai chirurghi pediatri con OK432 sono stati 2 su 13.

I dati invece gruppo del professor Noia (NOIA G.- PELLEGRINO M.- MASINI L.- VISCONTI D. – MANZONI C.- CHIARADIA G.- CARUSO A. Fetal cystic hygroma: the importance of natural history. EUROPEAN JOURNAL OF OBSTETRICS & GYNECOLOGY AND REPRODUCTIVE BIOLOGY, 2013 – Oct;170(2):407-13), affrontano il problema in maniera diversa cercando informazioni sul dato dell’aborto spontaneo, che è molto alto (63%) e fornendo anche, i dati sul reversal cioè sulla scomparsa dell’igroma che avviene nel 60% dei casi. I dati del Professor Noia dimostrano che la sopravvivenza con bambino in braccio è del 60% a un lungo follow up.

La collaborazione tra MAGI Euregio e il Gemelli si estende anche nel campo delle malattie retiniche e, nello specifico, un punto di riferimento importante è il Prof. Benedetto Falsini:

“Con MAGI è in corso una collaborazione che mira ad identificare il genotipo dei pazienti affetti da eredo-degenerazioni retiniche. Questo lavoro, svolto dalla MAGI con tecniche e competenze “stato dell’arte”, e’ guidato da una stretta interazione con i clinici che caratterizzano, attraverso esami diagnostici avanzati e mirati, il corrispondente fenotipo dei pazienti. Questa collaborazione ha condotto alla diagnosi molecolare per numerosi pazienti affetti da eredo-degenerazioni retiniche. Questo apre la possibilità di offrire in futuro cure mirate, basate sul genotipo, per molti pazienti”.

Anche per questo tipo di patologie la ricerca sta individuando la possibilità di intervenire in età prenatale, come spiega ancora il Prof. Falsini: “In linea generale è possibile ottenere diagnosi di malattie retiniche già in età prenatale, cosi come in linee teoriche sarebbe possibile sviluppare terapie adeguate sul feto”.

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REPORT TAVOLA ROTONDA SU: ‘LA GENETICA NEL LINFEDEMA PRIMARIO’

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REPORT TAVOLA ROTONDA SU:

‘LA GENETICA NEL LINFEDEMA PRIMARIO’

BOLZANO 23 NOVEMBRE 2014

Presenti all’incontro: Bertelli (Rovereto), Bruson (Bolzano), Carpenzano (Siracusa), Cestari (Terni), Eretta (La Spezia), Forestiere (Siracusa), Moukenghe (Milano), Onorato (Udine), Ricci (Ancona), Stuto (Siracusa) , Tavian (Milano), Zolesio (Cagliari) e Macciò (Savona(.

            Fine d’anno incandescente per gli impegni scientifici ed istituzionali che riguardano i malati di Linfedema. Mentre sale il Pressing degli operatori, dei pazienti e dei tanti politici che si stanno appassionando al problema e ne ritengono indispensabile ed imminente la sua soluzione mediante il varo delle ‘Linee guida ministeriali’, non più procrastinabili (come ricordato dall’Onorevole Amoddio nel suo saluto ed augurio di un proficuo lavoro a tutti i partecipanti, in collegamento diretto durante una telefonata con il Presidente di SOS Linfedema, Francesco Forestiere), continuano gli incontri scientifici sempre più orientati verso un impulso notevole alla ricerca di nuove soluzioni. Tra questi la Tavola rotonda di Bolzano, organizzata dal Presidente della MAGI, il genetista Matteo Bertelli, al fine di mettere a fuoco lo stato dell’arte sugli studi genetici nel linfedema primario e chiarire dei percorsi ‘appropriati’ ed ‘omogenei’ tra gli specialisti clinici.

Forse questa è stata l’occasione per chiarire alcuni concetti relativi al test genetico che debbono essere ben noti e considerati, sia dagli operatori sanitari che, e soprattutto, dai pazienti. Proverò a riassumere con alcuni punti sintetici (e mi auguro, chiari e comprensibili) quanto emerso di più interessante, dal punto di vista pratico, durante l’incontro. E siccome i punti sono dieci possiamo dire che dalla tavola Rotonda di Bolzano è uscito il seguente ‘Decalogo’:

1)    Il Test genetico per la ricerca delle mutazioni dei geni responsabili risulta positivo in meno del 20% dei casi (in accordo con la Letteratura internazionale); questa percentuale, che con le precedenti tecniche di ‘processazione’ dei campioni era molto più bassa (5-7%), è migliorata con l’utilizzo da parte del Laboratorio MAGI della nuova apparecchiatura denominata ‘Next Generation Sequenciing’ (che consente lo studio contemporaneo almeno dei dieci geni più frequentemente citati nella Letteratura internazionale) (Fig.1).

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Fig. 1: Next Generation Sequencing

2)    Oltre l’80% dei test risulta negativo, ma ciò non significa che il paziente non abbia alterazioni nel suo patrimonio genetico; viceversa, la negatività del test, sia in alcune forme di Linfedema familiare che in molte altre di Linfedema cosiddetto ‘sporadico’ (cioè che colpisce un solo individuo di una famiglia non riconoscendo altri soggetti della stessa come affetti), può essere legata almeno a tre fattori:

  • Presenza di una mutazione di un gene non ancora identificato come ‘causale’ della mutazione
  • Studio eseguito (in accordo con tutta la Letteratura internazionale) soltanto nelle zone di cromosoma, cosiddette ‘esoniche’, in cui maggiormente si manifestano le mutazioni più significative dal punto di vista biologico (tralasciando i tratti di DNA cosiddetti ‘intronici’ in quanto il loro studio, generalmente ritenuto ‘superfluo’ richiederebbe procedure e tecniche molto più laboriose)
  • Possibili mutazioni più ‘locali’, cioè che si esprimono solo nel genoma delle cellule linfatiche più periferiche di un singolo distretto (ed, in quanto tali, non riscontrabili nel sangue circolante). Questa ultima considerazione fa riflettere sull’opportunità di effettuare in futuro, oltre al prelievo sanguigno, anche micro biopsie tissutali dei territori corporei che presentano l’affezione per un completo studio genetico anche di queste componenti biologiche.

3)      Si è iniziato a studiare, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano la ‘significatività’ funzionale dei geni riscontrati mutati nei pazienti studiati e molte ed interessanti informazioni stanno emergendo dal loro attento esame, che un domani (speriamo molto prossimo) potrebbero fornirci ‘nuove armi terapeutiche’ per il Linfedema primario e per la sua prevenzione.

4)    Lo studio genetico dei Linfedemi primari è sicuramente appropriato nell’iter diagnostico-terapeutico, come riportato dalle Linee guida delle principali società scientifiche internazionali che si interessano dell’argomento (International Union of Phlebology, International Union of Angiology ed International Society of Lymphology). La selezione clinica dei pazienti deve essere molto rigorosa, così come la raccolta delle informazioni relative al singolo soggetto (anche quelle apparentemente più insignificanti) e del nucleo familiare.

5)    Non si deve attribuire al test genetico un ‘potere taumaturgico’. Il test, ovviamente, non è curativo; non porta necessariamente a cambi di protocolli terapeutici (almeno per ora); non fornisce, all’interessato, indicazioni sulla prognosi.

6)    Nelle forme familiari risulta particolarmente utile per la prevenzione primaria (cioè prima che insorga la malattia); qualora, infatti, un consanguineo presenti la stessa mutazione genetica del familiare che presenta la malattia, è sicuramente indicato lo studio linfoscintigrafico dei suoi arti onde individuare la eventuale ‘predisposizione’ allo sviluppo futuro della malattia, consentendo quindi di attuare tutte le norme preventive possibili perché questo non avvenga.

7)    Al Bambin Gesù hanno iniziato a studiare il comportamento di edemi presenti già nei primi mesi di vita intrauterina (cosiddetti ‘Igromi cistici’) che, in molti casi, regrediscono spontaneamente alla nascita, confermando la straordinaria capacità di ‘riparare gli errori’ che il sistema linfatico umano possiede già fisiologicamente.

8)    Per quanto riguarda l’annoso problema della ereditarietà, per cui molte future mamme (affette da Linfedema primario) esprimono addirittura dubbi sull’intraprendere una eventuale gravidanza nell’ipotesi che la malattia possa presentarsi anche nel nascituro, vanno espressi chiaramente due concetti molto netti:

— Nelle forme familiari ci può essere l’ipotesi di una eventuale trasmissione ma non ne conosciamo esattamente le regole della stessa; va tenuto presente che, soprattutto su queste forme, si stanno eseguendo gli studi funzionali che (speriamo molto presto) ci daranno possibili nuove indicazioni terapeutiche.

— Nelle forme sporadiche (che sono la maggior parte), proprio per il loro carattere assolutamente ‘occasionale’ (implicito nella definizione di sporadico) nell’ambito dell’intero albero genealogico della propria Famiglia, non è ipotizzabile una trasmissione del difetto genetico in accordo con le Leggi di Mendel.

9)    Per ottenere dati sempre più attendibili e forieri di nuove soluzioni terapeutiche e nuovi indirizzi prognostici, occorre la massima collaborazione dei pazienti in questi studi e, soprattutto, dei loro familiari consanguinei il cui studio consenta (soprattutto relativamente ai nuovi geni implicati nella genesi della malattia) di meglio correlare (con maggiore certezza) la mutazione genetica osservata con la malattia; e questa è una evenienza di cui si sta osservando un incremento progressivo con l’avvento del nuovo tipo di ‘processazione’ dei campioni, che ci induce a considerare una terza categoria ‘provvisoria’ dei pazienti, quella dei ‘dubbi’, oltre ai ‘positivi’ ed ai ‘negativi’. I dubbi, con l’approfondimento dello studio dei familiari, finiranno successivamente per confluire o nei positivi o nei negativi.

10)Per ampliare lo studio alle molteplici ‘zone d’ombra’ che ancora abbiamo nella interpretazione Viagra No Prescription e nello svolgimento stesso dei test (che non possono essere ‘schiarite’ con l’intervento di fondi del SSN, pena, attualmente, l’inappropriatezza), e, soprattutto per approfondire anche le conoscenze che gli studi funzionali ci apportano come valore aggiunto nella interpretazione dei singoli casi clinici, la Ricerca si dovrà orientare anche sull’apporto di fondi privati (donazioni di Fondazioni? Fondi comunitari? Fondi ministeriali e/o regionali per la ricerca?) al fine di ‘accelerare il processo delle conoscenze che in questo affascinante settore stanno dando e daranno un apporto molto importante ai clinici, e conseguentemente, alla qualità di vita dei tanti pazienti.

 Dr. Sandro Michelini

23 novembre 2014, Bolzano – La ricerca genetica per combattere il linfedema ereditario: l’esperienza della MAGI Euregio

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A Bolzano un Convegno di approfondimento con i massimi esperti in materia ed inaugurazione del nuovo laboratorio di MAGI Euregio

Una tavola rotonda sulla ricerca genetica e sulle cure per combattere il linfedema ereditario. E’ questo il tema del convegno che si terrà a Bolzano domenica 23 novembre e che vedrà confrontarsi i massimi esperti su una patologia rara che incide in diverse classi di età e con differenti stadi clinici.
L’evento, organizzato dalla cooperativa sociale MAGI Euregio presieduta dal dott. Matteo Bertelli, è promosso dalla Società Europea di Linfologia e dal suo Presidente, il prof. Sandro Michelini, direttore dell’Ospedale San Giovanni Battista di Roma, nonché dall’associazione di malati SOS linfedema, presieduta dal dott. Franco Forestiere. Tra gli altri relatori interverranno la prof.ssa Daniela Tavian del Laboratorio di Biochimica Cellulare e Biologia Molecolare presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Levitra No Prescription e la dott.ssa Alice Bruson di MAGI Euregio.

Durante il convegno si discuterà della casistica finora analizzata, degli sviluppi futuri della ricerca e dei test genetici da implementare per offrire diagnosi sempre più accurate ai pazienti.

“Il linfedema ereditario è una patologia rara e debilitante, che, tuttavia, il Sistema Sanitario Nazionale non riconosce come cronica invalidante e ingravescente”, fa notare il dott. Franco Forestiere. Tanto che l’associazione SOS linfedema si è attivata per porre all’attenzione delle istituzioni lo stato di estremo e grave disagio in cui versano le persone affette da questa malattia.

La possibilità data da MAGI Euregio di eseguire test genetici ha permesso di riconoscere – secondo il prof. Sandro Michelini – uno stadio ‘pre-clinico’ della malattia ed instaurare una precoce ed importante prevenzione primaria.

Opinione condivisa dalla prof.ssa Daniela Tavian, secondo la quale “lo scopo della ricerca è quello di capire quanto possano essere dannose le mutazioni identificate nei pazienti, valutandone l’effetto sulla funzione della proteina FOXC2, fattore indispensabile per la formazione dei vasi linfatici. In questo modo è possibile definire, con un elevato grado di sicurezza, il minore o maggiore grado di patogenicità di una mutazione”.

Da evidenziare, quindi, ancora una volta, il lavoro svolto da MAGI Euregio, unico centro in Italia a svolgere la diagnosi e la ricerca attraverso studi di genetica del linfedema. ed uno dei pochissimi in Europa; presieduta dal dott. Matteo Bertelli, la cooperativa sociale MAGI Euregio è composta da medici specialisti, biologi e biotecnologi, caratterizzati da una formazione ed un’esperienza professionale di eccellenza. Istituita senza fini di lucro e membro attivo di Confcooperative Bolzano, la MAGI Euregio opera in perfetta sinergia con le università e gli istituti di ricerca nazionali, favorendone lo sviluppo e l’internazionalizzazione.

Per l’occasione, lunedì 24 novembre, MAGI Euregio inaugurerà la nuova sede di Bolzano, un laboratorio che dispone di strumenti ed attrezzature allo stato dell’arte, ufficialmente autorizzato ad operare sul territorio locale e nazionale.

Di profonda ispirazione cattolica, la Cooperativa ha avuto l’onore di essere ricevuta da Sua Santità Papa Francesco I in occasione dell’Udienza Papale del 9 Aprile 2014, circostanza che è coincisa con un incontro scientifico mirante allo scambio di esperienze tra realtà cliniche cattoliche nazionali, organizzato a Palazzo Chigi.

Per informazioni:
alessandromilza@gmail.com

testo tratto da Osservatorio Malattie Rare

La lettera di una Mamma di una bimba con il linfedema e le considerazioni dell’On. Sofia Amoddio.

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Riprendiamo dal nostro animato canale su Facebook una lettera scritta all’On . Sofia  Amoddio  dalla mamma  di un a bimba con il linfedema.

c’è solo una cosa più terribile di avere una malattia: Avere un figlio che ha una malattia …”

Non vuole essere né una pagina da libro ” Cuore ” e nemmeno la ricerca di facili pietismi. Solo uno scatto di pura dignità di una madre ferita che vorrebbe condividere catarticamente le proprie sensazioni con chi li vive quotidianamente come Lei e che nella loro drammaticità possano essere condivise dalle Donne, anch’esse Madri, nelle Istituzioni:

Lettera aperta all’on Sofia Amoddio
Nel progetto che avevo immaginato per le mie figlie non ho mai considerato la possibilità che l’ombra della malattia potesse interporsi tra loro e il loro futuro,ma si sa, sono cose che pensi accadano solo agl’altri fin che un giorno non ti investono come un fiume in piena … Così un giorno inizi ad intuire che c’è qualcosa che non va e inizi a pensare che l’ansia che da sempre ti contraddistingue sta avendo il sopravvento sulla tua lucidità, poi l’istinto diventa sintomo … e il sintomo diventa diagnosi …Scopro che la mia bambina porta dentro se un mostro chiamato Linfedema: malattia cronica,invalidante … ingravescente … Ho rifiutato per settimane le immagini viste sui siti internet, ho smesso di mangiare e ho pianto chiedendomi sempre perché fosse capitato alla mia piccina…
Come avrei potuto dirle cosa le stava accadendo … come avrei potuto accettare tanta disperazione? Poi scopro che non esiste cura definitiva e che avrei dovuto viaggiare in lungo e in largo per l’Italia,in cerca di risposte,di cure. E che avrei dovuto farlo a mie spese perché la malattia non è riconosciuta perché per lo Stato Italiano mia figlia non esiste… le bambine come lei non esistono, non hanno alcun diritto alle cure e all’assistenza. E la paura è diventata sconforto .. E così,mentre apprendo il fatto che se diagnosticata in tempo e con le opportune terapie la malattia può essere tenuta sotto controllo, d’altra parte capisco che, quando non avrò più margini di indebitamento, probabilmente non potrò più garantire a mia figlia le cure necessarie e la esporrò al concreto rischio di un peggioramento repentino e irreversibile. Io. Sua madre. Colei che dovrebbe portarla per mano, proteggerla, stringerla tra le mie braccia e sostenerla in questo lungo e tortuoso percorso di accettazione e disagio che la pervade. Si proprio io, a cui Dio ha affidato quest’anima pura , IO la esporrò irrimediabilmente al rischio concreto che la malattia che l’ha colpita le deturpi l’anima oltre che il corpo. E’ la suprema effrazione delle leggi stesse della natura! Non può una madre non garantire al proprio figlio le cure necessarie! Dovrei essere rinchiusa in galera per questo! Non dovrei sopravvivere ed essere considerata degna di essere online pharmacy without prescription chiamata MADRE … ed è proprio per questo motivo che oggi scrivo queste parole a chiunque volesse leggerle. Aiutatemi a mantenere una promessa. Perché io urlerò fin che avrò voce e anima affinchè a mia figlia siano riconosciuti diritti innegabili comunque fin ora negati, perché se il mostro che l’ha colpita continuerà a deturparla non sarà perché io sono stata ferma a guardare, e non sarà perché le banche non mi concedono più credito … Voglio PER LEI : assistenza,centri di riferimento e cura,strutture specializzate alle quali rivolgermi. Non sto chiedendo “ per favore” ,ma sto dicendo” BASTA” . BASTA INDIFFERENZA … BASTA “IL PROBLEMA LO HANNO CREATO ALTRI”… BASTA “STIAMO FACENDO IL POSSIBILE”. Perché il linfedema se ne frega delle parole, a lui piacciono i fatti e le guerre non si vincono senza la rabbia che accompagna una madre il cui istinto non le consente di rimanere ferma a guardare mentre qualcuno mette in pericolo i suoi figli. La natura non lo consente… siamo fatte apposta. Grazie al nostro Presidente Francesco Forestiere e grazie a tutte le persone che ogni giorno,contro il loro stesso interesse,spendono risorse e tempo nella lotta e nel sostegno di chi come me girovaga nel vuoto in cerca di risposte … grazie a loro oggi posso dire che quella che voglio raccontare è una storia positiva di speranza e orgoglio..spero che la forza che la mia piccola sta dimostrando possa diventare di esempio per tutte le ragazzine della sua età che a causa di una diagnosi arrivata troppo tardi o a causa di promesse non mantenute hanno difficoltà ad accettarsi e a guardarsi.. (noi almeno questa grande fortuna l’abbiamo avuta) SOS Linfedema è la casa per tutte le persone che di fronte ad una diagnosi hanno trovato professionalità uniche e competenti ..ma noi non possiamo sostituirci allo Stato ,vogliamo svegliarlo,questo sì ma ad ognuno il suo…. Io non spero che mia figlia un giorno possa guarire,e non voglio che in nessun modo qualcuno possa infonderle una falsa speranza. Quello che voglio però è che si possa affrontare la vita giorno per giorno, dedicandoci alle cure che diventano uno stile di vita quotidiano e delle quali non possiamo mai dimenticarci..ma che facciamo con tranquillità e con dedizione…con amore e attenzione dicendo a noi stesse ogni giorno che noi siamo più forti e non ci lasceremo sconfiggere…

Ciò che mi auguro è che Mia figlia sarà una linfedemica orgogliosa e serena,che non cercherà di nascondere la sua malattia vergognandosene , ma che la vivrà come un piccolo freno che renderà semplicemente più appetibili le piccole conquiste di ogni giorno. E ricordate .: “ c’è solo una cosa più terribile di avere una malattia: Avere un figlio che ha una malattia …

Risposta dell’On. Sofia Amoddio

Non appena ho assunto la carica di deputato al parlamento ho ricevuto la telefonata del presidente dell’associazione SOS Linfedema che mi sottolineava i problemi relativi a questa patologia e mi metteva in contatto con il prof Michelini a Roma.
Da allora ho un altro pensiero che mi accompagna: le immagini dei malati più gravi sono davanti a me. Presso il Ministero della Salute abbiamo incontrato i funzionari ed il sottosegretario De Filippo. Da quell’incontro ne sono scaturiti altri, che hanno portato, finalmente, a redigere il documento sulle ‘Linee di indirizzo sui Linfedemi e Lipedemi’ in data 1 Luglio 2014. L’iter burocratico è sempre lento e farraginoso. So bene che gli oltre 500.000 malati non possono attendere le cure estremamente necessarie per vivere una vita sopportabile ed è per questo che non dobbiamo perdere la voglia di sperare e di lottare per il riconoscimento del corretto trattamento della patologia che superi le cure ambulatoriali che costituiscono soltanto tentativi, senza effetto risolutivo.
“Prima che qualcosa si realizzi deve essere pensata e voluta ma se viene pensata e voluta da più persone insieme, la forza diventa potenza e la potenza diventa sostanza”.

Reggio Calabria 20.11.2014

istruzioni per chi non riesce ad usare l’autocomposizione

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Alcuni amici che si vogliono unire alla protesta e che non possono usare l’autocomposizione della mail ci hanno chiesto un metodo alternativo. Inseriamo quindi il testo della mail e l’elenco dei destinatari per fare un copia ed incolla.

 

testo della mail

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi
Al Ministro alla Salute Beatrice Lorenzin
Al Presidente Commissione Igiene e Sanità Senato Emilia Grazia De Biasi
Al Presidente XII Commissione (Affari Sociali ) Camera dei Deputati Pierpaolo Vargiu.
All’ Onorevole Vito De Filippo, SottoSegretario alla Salute.

Anch’io PROTESTO con le Autorità Istituzionali in indirizzo affinchè urgentemente pongano fine all’ingiustizia della mancata assistenza sanitaria ai Malati di LINFEDEMA, patologia cronica, invalidante e ingravescente.
Che siano offerte con l’urgenza che il caso richiede, pari opportunità, in tema di diritti alla salute, anche ai malati di Linfedema.  Siate giusti e tempestivi.

In Fede

(INSERIRE QUI NOME COGNOME E CITTA’ IN CUI VIVETE)

———————-

campagna di protesta promossa da SOSLINFEDEMA ONLUS, associazione di malati di linfedema e di persone ad esse solidali.
www.soslinfedema.it

 

 

e adesso l’elenco dei destinati con le email

centromessaggi@governo.it, segreteriaministro@sanita.it,emiliagrazia.debiasi@senato.it,VARGIU_P@CAMERA.IT,
segreteria.defilippo@sanita.it,info@soslinfedema.it
segreteria_presidente@regione.lombardia.it, segreteria_mantovani@regione.lombardia.it,info@soslinfedema.it
presidenza@regione.veneto.it, assessore.coletto@regione.veneto.it,info@soslinfedema.it
presidente@regione.fvg.it, assessoresalute@regione.fvg.it,info@soslinfedema.it
segreteria.presidenza@regione.marche.it, segreteria.sanita@regione.marche.it,info@soslinfedema.it
presidenza@regione.abruzzo.it, sanita@regione.abruzzo.it,info@soslinfedema.it
presidente@regione.lazio.it, cabinaregiassr@regione.lazio.it,info@soslinfedema.it
segreteria.presidente@regione.puglia.it, segreteria.welfare@regione.puglia.it,info@soslinfedema.it
segreteriagabinetto@regione.sicilia.it, segretarioass@regione.sicilia.it,info@soslinfedema.it
presidente@regione.sardegna.it, san.assessore@pec.regione.sardegna.it,info@soslinfedema.it
antonella.stasi@regcal.it, info@soslinfedema.it
seg.presidente@regione.campania.it, info@soslinfedema.it
segreteriapresidente@regione.umbria.it,info@soslinfedema.it
presidente.frattura@regione.molise.it,info@soslinfedema.it
sanita@regione.emilia-romagna.it,info@soslinfedema.it
presidente.giunta@regione.liguria.it, ass.salute@regione.liguria.it,info@soslinfedema.it

MARTEDI 18 NOVEMBRE 2014 GIORNATA NAZIONALE DELLA PROTESTA PER IL LINFEDEMA

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Istruzioni per chi non riesce
ad usare l’autocomposizione



MARTEDI’ 18 NOVEMBRE 2014 E’ LA GIORNATA NAZIONALE DI PROTESTA PER IL LINFEDEMA. Tutte le persone impegnate o vicine a qualsiasi titolo nell’ambito del Pianeta Linfedema  (Medici Specialisti, Chirurghi, Fisiatri, Fisioterapisti, Aziende produttrici di indumenti contenitivi,  Pazienti, loro parenti, amici e volontari ) dovranno fare di tutto e di più affinchè tutti insieme provvedano,  A PARTIRE DALLE ORE 9,30 DI MARTEDI’ 18 NOVEMBRE 2014,  ad inviare la mail pubblicata di seguito,  sia al Presidente del Consiglio,   al  Ministro della Salute e ai Presidenti delle Commissioni sanità di Camera e Senato. Lo stesso testo di mail dovrà essere  inviato al Presidente e all’Assessore regionale alla salute di ogni singola regione.  Così che il giorno 18.novembre del 2014,  a partire dalle ore 9,30 del mattino le caselle di posta elettronica in indirizzo possano essere saturate da un numero (si spera) di  almeno qualche migliaio di mail, nella misura tale da attenzionare e far comprendere la portata sociale dei disagi vissuti quotidianamente dai malati di linfedema.

PER RENDERE PIU’ SEMPLICE LA OPERAZIONE ABBIAMO CREATO UNA EMAIL STANDARD AUTOMATICA PER FACILITARE ED UNIFORMARE GLI INVII.

CLICCANDO SUL PULSANTE Azzurro CHE SEGUE SI APRE IL PROGRAMMA CHE ABITUALMENTE UTILIZZATE PER LA POSTA ELETTRONICA E SI RIEMPIE UN NUOVO MESSAGGIO,  CON LE INFORMAZIONI DI SOPRA. BASTERA’ INSERIRE IL PROPRIO NOME E COGNOME ED INVIARE IL MESSAGGIO

Ripetere l’operazione per l’invio regionale

 

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE AL PRESIDENTE RENZI E AI MINISTRI LORENZIN, DE BLASI, VARGIU e DE FILIPPO.

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione LOMBARDIA E All’Assessore alla Salute Mario Mantovani

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione VENETO E All’Assessore alla Salute

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione FRIULI E All’Assessore alla Salute

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione MARCHE E All’Assessore alla Salute

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione ABRUZZO E All’Assessore alla Salute

alla salute, anche ai malati di Linfedema. Siate giusti e tempestivi. %0D%0DIn Fede %0D%0D (INSERIRE QUI NOME COGNOME E CITTA’ IN CUI VIVETE)%0D%0D%0D%0D%0D%0D———————-%0D%0Dcampagna di protesta promossa da SOSLINFEDEMA ONLUS, associazione di malati di linfedema e di persone ad esse solidali.%0Dwww.soslinfedema.it”> CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione LAZIO E All’Assessore alla Salute

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione PUGLIA E All’Assessore alla Salute

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione SICILIA E All’Assessore alla Salute

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione SARDEGNA E All’Assessore alla Salute

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione CALABRIA

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione CAMPANIA

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione UMBRIA

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione MOLISE

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente della Regione EMILIA ROMAGNA

CLIC QUI PER CREARE LA MAIL DA INVIARE Al Presidente e All’Assessore alla Salute della Regione LIGURIA