La partecipazione ai recenti Congressi mondiali di Flebologia (Praga) e Linfologia (Malmo-Svezia) nel mese di Settembre 2011 mi ha consentito di assistere e di portare l’esperienza del mio gruppo di lavoro nell’ambito delle discussioni svolte sul ‘Lipedema’. Questa patologia che solo oggi comincia ad essere più giustamente inquadrata tra le patologie disabilitanti e non più come un ‘banale problema estetico’ è stata la protagonista di interessanti sessioni dedicate in entrambe i Congressi, molto partecipate. A Malmo, in particolare, ho avuto l’onore di co-moderare la sessione scientifica con il Professor Schmeller, colui che nel 2004 ha proposto la stadiazione della malattia in tre livelli clinici (I, con incremento della consistenza tissutale e perdita della normale elasticità cutanea, II, con presenza di mammellonature cutaneo-sottocutanee, pelle a buccia di arancio e dolore spontaneo o provocato da lievi traumi con facilità alla comparsa di ematomi spontanei e III stadio, caratterizzato da importanti deformazioni degli arti – inferiori e/o superiori – con deficit motori e turbe psicologiche), che oggi segui amo tutti a livello internazionale. Il Lipedema, negli stadi iniziali ed intermedi, coinvolge glutei, cosce e gambe, risparmiando i piedi, o braccia ed avambraccia, risparmiando le mani. Viene troppo spesso scambiato (anche da specialisti angiologi e chirurghi vascolari) per il Linfedema (che viceversa, nelle forme primarie, coinvolge sempre il piede e, soprattutto, le dita nel piede, sempre risparmiate nel Lipedema). Gli errori diagnostici sono causa di ulteriore frustrazione da parte delle pazienti affette (quasi esclusivamente popolazione femminile, con comparsa entro i 20 anni): frustrazione psicologica ed economica in quanto, proprio per l’errore diagnostico, vengono indirizzate a trattamenti impropri che fornisco risultati clinici scarsi o nulli, con costi, nella maggior parte dei casi, a totale carico delle pazienti.

I disturbi del metabolismo lipidico sono in costante incremento nei paesi ‘cosiddetti’ industrializzati. Interessano prevalentemente la popolazione femminile ed alcuni di essi sembrano collegati a fattori eredo-costituzionali, ormonali o disendocrini, ma soprattutto a turbe del microcircolo che sarebbero l’elemento determinante per molte delle affezioni di questa natura.

3 COMMENTS

  1. Gentile sig.ra l’articolo che lei ha letto è da noi ospitato ma non siamo in grado di rispondere alle sue domande perché non siamo l’Ospedale. Le posso confermare che l’Ospedale è convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, ma non saprei dirle altro. Provi a telefonare al centralino e chiedere informazioni.
    Credo che qui possa trovare numeri utili. http://www.ordinedimaltaitalia.org/acismom-attivita-sanitaria-numeri-utili?eprivacy=1

    Cordialità ed auguri di ogni bene.

    il webmaster

  2. Buongiorno. Da un anno mia hanno diagnosticato il lipedema a me(primo stadio) e mia mamma (stadio grave). E’ possibile sapere che cure fate, costi ecc? Soprattutto per mia mamma, se avete delle convenzioni con la sanità? Grazie,saluti

  3. Salve dott Michelini vorrei sapere se è possibile effettuare una visita specialistica presso di lei per una valutazione e eventuale piano terapeutico per il mio problema, “lipedema” .Ho letto che ci si può , eventualmente , curare anche in parziale convenzione. Graziè!

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