Dal 26 al 30 giugno si è tenuta a Montpellier la 3a Conferenza Intenazionale dell’I.L.F.

L’ILF è una Istituzione Internazionale aperta ai pazienti con linfedema, agli operatori sanitari che si dedicano alla terapia di questi e alle Aziende che producono materiali e supporti per i pazienti linfopatici. La filosofia  che sta al cuore di questa Istituzione è che se si lavora tutti insieme si possono raggiungere importanti traguardi concreti. Il Dr. Corda, in qualità di Responsabile Scientifico Nazionale del Gruppo di Linfologia della SIF(Società Italiana di Flebologia) partner del’ILF per l’Italia, insieme a SOS Linfedema, ha partecipato a due giorni di lavoro precongressuale mirato alla pianificazione delle attività del  prossimo triennio ILF, insieme ai rappresentanti di altre 24 nazioni. Dalla Conferenza si sono avute molte conferme su alcuni concetti importanti riguardo la terapia del linfedema. E’ stato ribadito che Il drenaggio linfatico manuale non è sempre utile, anzi da alcuni studi pare sia necessario solo nel 30% dei pazienti e, quando necessario, dovrebbe essere implementato in modo personalizzato e liberato dai dogmi della standardizzazione. Il bendaggio multistrato, molto difficile da imparare,  risulta la terapia cardine dell’edema se affidato a  mani esperte e competenti. A latere del Congresso si svolgeva intanto un Campus di una settimana per  i bambini portatori di linfedema che, insieme, hanno giocato e imparato a conoscere e gestire la loro malattia. Alla cena di gala dell’ultima sera erano presenti tutti, bambini e adulti portatori di linfedema con i loro familiari, linfologi e linfoterapisti provenienti da tutte le parti del mondo e i rappresentanti internazionali dell’industria e delle associazioni dei pazienti. Il tutto nella splendida cornice di una città con un’università storica, molto antica, tra le più belle in Europa. Il “mezzo gaudio” è che anche i paesi come USA, Canada, Australia, Inghilterra, hanno gli stessi problemi e le stesse difficoltà degli italiani nel gestire la malattia dal punto di vista terapeutico, ma sono un po’ più avanti dal punto di vista socio-assistenziale e, in alcune nazioni, le associazioni dei pazienti sono un po’ più forti come, ad esempio, quella canadese che organizza corsi per fisioterapisti, pubblica riviste di divulgazione che permettono una migliore prevenzione, perlomeno secondaria.

Elisa Contini

(Linfoterapista esperta in Elastocompressione presso Polimedica San Lanfranco Pavia)

2 COMMENTS

  1. Gent.ma Annamaria,
    da anni con il Dr. Corda abbiamo modificato le tecniche standardizzate di DLM, superando alcuni dogmi, perchè già palpatoriamente, allenando la sensibilità, è possibile valutare consistenza dei tessuti, flusso linfatico, vie territoriali ed extraterritoriali. La fluoroscopia, con il Dott. Belgrado, permette anche di rendere visibile il flusso linfatico più o meno modificato dalle manovre di DLM. Gli studi presentati in occasione della Conferenza di Montepellier, erano tutti scientificamente validi e i risultati di essi statisticamente significativi, ma avevano un neo: sono stati fatti nel breve periodo, non presentando follow up. Le nostre decongestioni devono essere stabilizzate per lunghi periodi e per i pazienti più fortunati per sempre. Abbiamo follow up a 12 anni con pazienti elefantiasici stabilizzati. La nostra esperienza comunque rivela che con una buona valutazione manuale si può capire se in un paziente il DLM è necessario oppure no, anche se potrebbe risultare comunque utile in tanti pazienti e in una minoranza di casi del tutto inutile.
    Elisa CONTINI

  2. Gentilissima Elisa, dopo aver letto con molto interesse il suo report avrei bisogno di farle una domanda a proposito dell’utilità del drenaggio manuale, il concetto che sia poco efficace in molti casi di pazienti con linfedema le è sembrato trovasse evidence scientifica nelle nuove tecniche di fluoroscopia e affini, secondo le quali pare sia plausibile che alcune manovre classiche del DLM non abbiano un reale effetto fisiologico?
    Di grande intensità l’affermazione che il bendaggio multistrato difficile da gestire vada affidato a mani allenate e competenti.
    Grazie per la sua testimonianza e buon lavoro
    Annamaria

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