Trattamento fisico dell’edema Linfovenoso

0

Levitra online size-full wp-image-1381″ alt=”corso-linfo-napoli” src=”https://www.soslinfedema.it/wp-content/uploads/2014/05/corso-linfo-napoli.jpg” width=”800″ height=”1067″ />

Delibera Regione Basilicata fornitura indumenti elasto-compressivi

0

1263912530.600LID0E’ con grande soddisfazione e con la speranza che l’esempio virtuoso di cui stiamo parlando possa diventare velocemente un precedente da non potersi ignorare, che pubblichiamo la Delibera n. 755 della seduta del 24 Giugno 2014 della Giunta della Regione Basilicata in cui viene approvato l’elenco aggiornato delle protesi e degli ausili erogabili ai cittadini della stessa Regione Basilicata.

Si tratta in sostanza del famoso Nomenclatore Regionale che le ASL prendono in considerazione per la fornitura delle protesi e degli ausili per i pazienti affetti da varie patologie.

Finalmente, grazie alla sensibilità degli amministratori della Regione Basilicata, che hanno anticipato quello che a breve speriamo divenga la norma per tutte le Regioni,  possiamo trovare alla pagina 3 dell’Allegato A nella categoria VESTITI E CALZATURE CLASSE 09.03 le calze elastiche ad elevata compressione, i gambaletti, i bracciali e gli altri dispositivi contenitivi personalizzati tanto importanti per la cura del Linfedema.

CLIC QUI per SCARICARE LA INTERA DELIBERA IN PDF

Di seguito la importante pag. 3.

VI INVITIAMO A DIFFONDERE L’INFORMAZIONE.

pag_3_All_A_Delibera_755_Regione_Basilicata

II Congresso Nazionale di FLEBOLOGIA, LINFOLOGIA E RIABILITAZIONE

0

Polimedica San Lanfranco

Centro Ambulatoriale rivolto alla Diagnosi, Prevenzione e Cura del Linfedema

presenta il:

II Congresso Nazionale di

FLEBOLOGIA, LINFOLOGIA

E RIABILITAZIONE

Presidente del Congresso:

Dr. Domenico Corda

Direttore Sanitario di Polimedica San Lanfranco

www.polimedicasanlanfranco.it

in collaborazione con:

Rehabilitation School, Meet and Service e Aquarius

 

 

no prescription online pharmacy style=”background-color: #ff6600;”>SCARICA LA BROCHURE CONGRESSO LINFO-NAZIONALE 2014

CORSO DI RIABILITAZIONE FLEBO-LINFOLOGICA E TERAPIA MANUALE DELL’EDEMA VENO-LINFATICO.

0

CORSO DI RIABILITAZIONE FLEBO-LINFOLOGICA E  TERAPIA MANUALE DELL’EDEMA VENO-LINFATICO.

Progetto e programmi riabilitativi.

Corso teorico-pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale per max 24 partecipanti (fisioterapista e titoli equipollenti)

SALICE TERME

 DATE

17-18-19 Ottobre 2014    –   24-25-26 Ottobre 2014           –        07-08-09 Novembre 2014        14-15-16 Novembre 2014

Docente: Dr. Domenico Corda

Assistenti: Dott.ssa Elisa Contini, Dott. Mauro Dispensa, Dott. Salvatore Germano.

SCARICA BROCHURE DEL CORSO   –  PROGRAMMA DETTAGLIATO

Report Sessione Linfologica Congresso International Union of Angiology Sydney 13 Agosto 2014.

0

Report Sessione Linfologica Congresso International Union of Angiology Sydney 13 Agosto 2014.

Anche nell’ambito del Congresso Mondiale di Angiologia che quest’anno si è tenuto a Sydney una intera sessione è stata dedicata alle patologie linfatiche che ormai (fortunatamente) vengono unanimemente riconosciute come degne di considerazione per le importanti ricadute sulla qualità di vita e sociali, data l’incidenza nella popolazione mondiale.

L’intera mattinata e parte del pomeriggio hanno visto alternarsi nelle relazioni esperti di varie nazionalità che hanno contribuito a sviluppare interessanti discussioni, sempre degne di nota.

La sessione è stata aperta dal sottoscritto che era stato invitato dal Professor BBLee di Washington (promotore ed organizzatore della sessione) e da John Fletcher, l’australiano Presidente del Congresso e futuro Presidente de

lla Società, a presentare una Lettura introduttiva sullo stato dell’arte nell’ambito degli studi genetici sul Linfedema primario.  L’insieme dei dati in nostro possesso ci ha consentito di fare chiarezza su alcuni aspetti di questa patologia che raramente si presenta alla nascita (meno del 3% secondo la nostra esperienza per le cosiddette forme connatali), o insorge nella prima decade di vita (meno del 4% per le cosiddette forme precoci); molto più frequenti sono le cosiddette forme tardive (oltre il 92% dei casi), quelle che, a seguito di banale traumatismo contusivo o distorsivo o altro fattore scatenante, mette in evidenza la predisposizione costituzionale che era già preesistente nell’individuo a causa di un non completo sviluppo del sistema linfatico locale. In effetti il nostro sistema linfatico può essere assimilato ad un sistema autostradale classico (Fig.1):costituito da tratti di percorrenza e da caselli al termine dei tragitti.fig1b1fig1 Quando (più raramente) le ‘carreggiate’ presentano alterazioni di calibro o quando (molto più frequentemente) i caselli al termine del tratto di percorrenza (in genere il pacchetto linfoghiandolare alla radice dell’arto) vengono progettati in numero non sufficiente per sostenere il flusso di veicoli, si crea l’ingorgo (comparsa dell’edema). Ovviamente, a seconda della predisposizione dell’intero sistema di viabilità locale, l’ingorgo può essere più o meno grave. Ad esempio, se l’ingorgo si crea per un difetto ai caselli di Bologna, grazie alla fitta rete stradale rappresentata dalle ‘statali’, dalle ‘provinciali’ e dalle ‘comunali’ sviluppate nella regione, non sarà difficilissimo per gli autoveicoli raggiungere Milano, anche se con un po’ di ritardo. Ma quando il problema si crea, viceversa, in prossimità di Lagonegro, allora si che le possibilità di smaltimento del traffico per raggiungere Reggio Calabria sono più compromesse per la carenza di una viabilità alternativa valida. E’ proprio quello che succede con il nostro sistema linfatico che, a seconda della predisposizione delle vie linfatiche alternative locali, ha capacità di compenso molto variabili, da individuo ad individuo. E questo spiega il perché di un comportamento molto difforme, da soggetto a soggetto, che osserviamo dal punto di vista dello sviluppo e della risposta, o meno, ai trattamenti terapeutici. Alcuni gruppi hanno iniziato a studiare anche la predisposizione genetica allo sviluppo di alcune forme secondarie di Linfedema: una predisposizione genetica spiega, in questi casi, il perché su 4 donne della stessa età, costituzione fisica, operate dallo stesso operatore di linfadenectomia ascellare per cancro della mammella, con lo stesso protocollo chemio e radioterapico postoperatorio, 1 sviluppa il cosiddetto ‘grosso braccio’ e 3 rimarranno per il resto della vita con arti coincidenti in quanto a volume e consistenza. E spiega anche il perché, tra quelle affette, alcune risponderanno meglio ai trattamenti, altre meno.

Le nostre conoscenze genetiche in questo settore sono ancora molto scarse (forse non ne conosciamo neanche la sola punta di un iceberg Fig. 2);

fig2 tutto un mondo ancora da scoprire!). Tuttavia sappiamo che circa il 3% dei soggetti studiati presenta una forma ‘familiare’ di linfedema (cioè nella sua storia clinica almeno un familiare risulta affetto dallo stesso problema), circa il 2,5-3% è affetto dalle cosiddette forme ‘sindromiche’ di linfedema: forme nelle quali il Linfedema costituisce uno degli aspetti clinici di un quadro più complesso che coinvolge più organi ed apparati, come nelle sindromi di Prader Villi, di Klippel Trenaunay, di Parks Weber, di Gorham Stout, di Noonan, di Emberger, di Hennekam, ed altre ancora). Oltre il 93% dei soggetti con linfedema primario, tuttavia, appartiene al cosiddetto gruppo delle forme ‘sporadiche’: non si ha notizia in questi casi (la stragrande maggioranza) di altri soggetti o di altre situazioni cliniche concomitanti che interessino la famiglia. Ad oggi possiamo affermare che i geni sicuramente responsabili del linfedema, se mutati, sono il VEGFR3, il FOXC2, il GJC ed il GATA2 (spesso associato a possibilità di insorgenza di leucemia in età adolescenziale); ma stiamo anche individuando altri geni, come il MET, l’HGF, l’NPR2, che sembrano essere responsabili dello stesso problema: ne stiamo studiando le famiglie e continueremo a farlo anche su altri geni. Lo studio (è auspicabile e ci stiamo lavorando) potrà portare in un futuro risultati rivoluzionari dal punto di vista dell’approccio terapeutico correttivo della malattia. I Pazienti scettici contro l’operato medico in questo ambito, dovrebbero incoraggiare (oltre che se stessi) proprio questi studi e questi sviluppi che, nonostante le scarsissime risorse umane ed economiche a disposizione e le difficoltà burocratiche, qualcuno sta portando avanti con tenacia e pazienza, nel solo interesse della possibile soluzione dei problemi. La storia della Medicina è costellata di questi ‘piccoli passi’. Prima della scoperta dei vaccini si moriva di Tetano e di altre malattie infettive; prima della scoperta degli antibiotici si moriva di molte malattie infettive (considerate oggi banali).

E’ stata poi la volta di Piller (australiano) che ha mostrato bellissime immagini di vasi linfatici iniziali e di collettori linfatici (Fig. 3 e 4)

fig3fig4 ricordando che questi ultimi posseggono una loro capacità contrattile propria e questo fa si che lo stesso sistema linfatico periferico costituisca il ‘propulsore’ di sé stesso, contribuendo ad assicurare il ritorno dei fluidi dalla periferia, in pieni sintonia e sinergismo con il sistema vascolare sanguigno, grazie alla stretta collaborazione funzionale con i vasi venosi. Non vi è edema vascolare periferico se non coesiste insufficienza di capacità di trasporto linfatico.

Dadon, del gruppo francese del Professor Franceschi, ha mostrato suggestive immagini dello sbocco del dotto toracico (la più importante struttura linfatica del nostro organismo) (Fig. 5)

fig5 in vena succlavia sinistra a livello della clavicola sinistra. In questa sede i ¾ della linfa drenata da tutti i distretti corporei guadagna la sua afferenza finale, rappresentata dal sistema circolatorio sanguigno. Ha mostrato anche alcune immagini di ridotto sviluppo o restringimento acquisito del dotto stesso, sottolineando come ciò non significhi necessariamente che si instauri un quadro di più o meno importante linfostasi (anche in questo caso vale il discorso della predisposizione costituzionale).

BBLee (statunitense) ha illustrato alcuni casi di malformazioni linfatiche cosiddette ‘tronculari’ (come i linfedemi primari) ed extra-tronculari; queste ultime possono essere rappresentate da più o meno estese ’cisti’ linfatiche (linfangiodislasie) che possono accrescersi in vari organi e tessuti (ossa comprese) (Fig. 6). fig6Questo concetto è stato anche ripreso dall’italiano Mattassi che ha spiegato come, nella maggior parte dei casi, il trattamento di queste lesioni si avvalga più di iniezioni sclerosanti locali con etanolo o altra sostanza che della chirurgia tradizionale che oggi si riserva a casi molto selezionati.

L’inglese Loose ha quindi evidenziato come l’esame ecografico, ben eseguito con strumenti appositi, possa evidenziare molti aspetti complementari di entrambe i tipi di malformazioni con possibilità di monitoraggio nel tempo che assicuri una attenta gestione del problema clinico.

La cinese Nigfei Liu (Presidentessa della neo Società cinese di Linfologia e prossima Presidente della Società Internazionale di Linfologia) ha mostrato quindi delle chiare immagini di Linfangiorisonanza (che comincia ad essere praticata anche in Italia). L’esame, eseguito mediante la somministrazione di Gadolinio, attraverso una serie di ‘sottrazioni’ tecniche impostate nel programma mette in evidenza i principali tronchi linfatici degli arti e delle altre regioni anatomiche studiate, nonché dei linfonodi lungo gli arti ed alla radice degli stessi (anche in quei casi in cui la Linfoscintigrafia farebbe pensare ad una totale assenza di linfonodi per mancanza di ‘captazione’ del tracciante radioattivo da parte degli stessi). Si tratta probabilmente di quei casi in cui un alterato sviluppo architettonico delle linfoghiandole ne impedisce un corretto funzionamento. In alcuni casi di questo tipo è possibile orientare il paziente a possibili trattamenti chirurgici ricostruttivi.

La sessione si è conclusa con una interessante discussione sui temi trattati che ha dimostrato l’interesse verso questi temi dettato ancora oggi dalla generale scarsa conoscenza specifica del tipo di problema e del suo approccio diagnostico-terapeutico.

Mentre scrivo queste brevi osservazioni sto tornando, in aereo, da Milano. Oggi, insieme ad un tecnico ortopedico che collabora con il nostro gruppo a Roma (Marcello Emiliozzi), mi sono recato presso la sede di una nostra Azienda nazionale che si occupa seriamente di elasto-compressione ed abbiamo discusso oltre quattro ore con gli esperti aziendali dei problemi che questo principio terapeutico presenta quotidianamente nella pratica clinica, a beneficio di tutti, per un costante e continuo miglioramento dell’efficacia terapeutica, abbinata al comfort ed al miglioramento contestuale degli aspetti estetici.

L’Associazione è viva; si muove e risponde con i fatti (con sacrificio di molti che si impegnano nella propria azione quotidiana) ai negativi messaggi (comprensibili dal punto di vista umano, se contenuti a qualche esternazione e non costituiscano il ‘live-motiv’ di ogni osservazione) che qualche paziente più sconfortato preferisce, nonostante tutto, trasmettere. Andiamo avanti con fiducia e con l’impegno di sempre.

Ringraziando per l’opportunità concessa (e giustamente sollecitata) dal nostro Presidente saluto tutti cordialmente.

Sandro Michelini

Corso teorico-pratico di Riabilitazione Vascolare

0

Corso organizzato dall’Associazione Italiana Terapisti Vojta a Roma i giorni 17-18-19 Ottobre 2014 e 14-1516 Novembre 2014

Il corso si prefigge di far apprendere le principali tecniche manuali e meccaniche di drenaggio flebolinfatico nelle patologie da stasi vascolare periferica che provocano disabilità complesse. Fornisce inoltre nozioni teorico-pratiche sulla gestione dei pazienti con arteriopatia periferica e con sindrome dell’egresso toracico.

Contenuti del corso

Concetti di anatomo-fisio-patologia del sistema linfatico, venoso ed arterioso; trattamento manuale e strumentale di linfedema, lipedema, arteriopatie, varicoflebiti, flebotrombosi, sindromi dell’egresso toracico, sindromi acroasfittiche; attraverso tecniche manuali di linfodrenaggio, massaggio connettivale e bendaggio elastocompressivo.

Leggi la Brochure o Collegati al sito

locandina-corso-Vascolare-2014

L’EDEMA LINFOVENOSO: DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO

0

 

La Fondazione Tonino Di Giulio, con il patrocinio della ASL e dell‘Ordine dei Medici di Brindisi, organizza un CONVEGNO dal titolo

L’EDEMA LINFOVENOSO: DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO

presso l’Auditorio dell’Ex Ospedale di Summa il 28 Giugno 2014.

Di particolare riguardo saranno i relatori del Convegno: il prof. J.P. Belgrado della Libera Università di Bruxelles, ed il prof. Sandro Michelini Presidente della Società Europea di Linfologia.

Anche SOS Linfedema ONLUS è stata invitata a partecipare ai lavori portando la voce dei Pazienti all’attenzione dei medici e degli addetti ai lavori. Segue la locandina dell’Evento e la SCHEDA PER L’ISCRIZIONE

locandina-fondazione-di-giulio-EDEMA-LINFOVENOSO-INTERNET

Incontro tecnico al Ministero della Salute con Sos Linfedema promosso dall’on. Sofia Amoddio

0

Si è svolto il 28 Maggio presso il Ministero della Salute in Roma, un importante  incontro tecnico, promosso e organizzato dall’on. Sofia Amoddio, con il sottosegretario alla Salute on.Vito De Filippo e con i dirigenti ministeriali Ghirardini Alessandro, De Feo Angela, Arcà Silvia della Direzione generale della programmazione sanitaria Ufficio II e III oltre che ad una delegazione dell’associazione Sos Linfedema Onlus composta dal prof. Sandro Michelini, dal presidente Francesco Forestiere, dalle referenti regionali del Lazio, Nunzia Tramparulo e Tiziana Di Vito.

Alla presenza dell’on. Amoddio, il Sottosegretario De Filippo, cercando di ottimizzare i ristretti tempi per via di incombenti lavori d’aula alla Camera, ha chiesto ai funzionari ministeriali di fare il punto sullo stato delle linee guida per il linfedema, che necessiterebbero ancora di talune correzioni e integrazioni, per poi passare all’esame delle commissioni del ministero per l’economia e infine alla conferenza stato regioni. Adempimento che richiederebbe tempi lunghi e che non ha trovato certamente d’accordo i rappresentanti dell’associazione che attendono ormai da 7 anni questo sacrosanto provvedimento, che se adottato, sarebbe una prima base, per riuscire a dare le risposte piu’ idonee ai disagi di migliaia di malati.

Il Sottosegretario ha spronato a ricercare soluzioni quanto più semplici ed attuabili in tempi ragionevoli i Dirigenti presenti all’incontro. Il prof. Michelini, unitamente al dr. Ghirardini e alla D.ssa De Feo, si sono ripromessi di adottare nel breve termine alcune strategie per semplificare il quadro delle modifiche ancora da apportare.

Dopo anni di silenzio (risale al 2007 la nostra convocazione a Palazzo Chigi ) almeno si torna a parlare di Linfedema nelle sedi Istituzionali…grazie alla determinazione e all’impegno dell’On.  Sofia Amoddio, nonché alla sensibilità e disponibilità manifestate dal Sottosegretario On. Vito De Filippo.
Nella contemporaneità degli eventi, dobbiamo ricordare la successiva telefonata tra la dott.ssa Barbara La Rosa e  il prof. Michelini insieme al presidente Forestiere. La dr.ssa  La Rosa sta curando con l’on. Pastorelli l’iter dell’interrogazione parlamentare alla camera versus l’on. Lorenzin, Ministro della Salute, con la formula della risposta scritta  entro un mese dalla data di presentazione.

Un altro appuntamento ravvicinato istituzionale, entro il quale si conosceranno le intenzioni del Governo, riguardo alle linee guida per il linfedema e al riordino dei Lea.

——————

 nella foto che segue, da sinistra:  il prof. Sandro Michelini, il dr. Alessandro Ghirardini  del Ministero della Salute, il presid. Francesco Forestiere,  la dr.ssa Tiziana Di Vito e la dr.ssa Nunzia Tramparulo

28-3

nella foto che segue, da sinistra: il presid. Francesco Forestiere, l’On. Sofia Amoddio, l’On. Vito De Filippo, la dr.ssa Tiziana Di Vito e il prof. Sandro Michelini

28-2

 

nella foto che segue, da sinistra: la dr.ssa Silvia Arcà del Ministero della Salute, il presid. Francesco Forestiere,  l’On. Vito De Filippo, il porf. Michelini,  l’On. Sofia Amoddio,la dr.ssa Tiziana Di Vito
28-1