La partecipazione ai recenti Congressi mondiali di Flebologia (Praga) e Linfologia (Malmo-Svezia) nel mese di Settembre 2011 mi ha consentito di assistere e di portare l’esperienza del mio gruppo di lavoro nell’ambito delle discussioni svolte sul ‘Lipedema’.
Linfedema, è quello italiano della MAGI uno dei 4 laboratori europei che esegue il test
[pullquote right]Riportiamo un interessante articolo pubblicato sul sito dell’Osservatorio sulle Malattie Rareper una meritata diffusione [/pullquote]
Autore: Ilaria Ciancaleoni Bartoli, 25 Nov 2011
Grazie alla collaborazione con il San Giovanni Battista di Roma, che verrà illustrata nei dettagli martedì 29 Novembre, nasce in Italia la prima rete per linfedema primitivo, lipodistrofie, lipedemi e le malformazioni venose.
Il linfedema primario familiare è una grave malattia genetica che coinvolge il sistema linfatico e che, per la sua incidenza, può dirsi rarissima. Il ruolo del sistema linfatico è quello di recuperare i fluidi dai tessuti periferici e riportarli nella circolazione sanguigna a livello del cuore. In questa malattia il sistema linfatico inizia a mostrare i primi segni di malfunzionamento tra la nascita e i 10 anni di età, anche se in alcuni casi, insorge più tardi, verso i 40 anni di età. Nei pazienti affetti, il sistema linfatico cessa di funzionare favorendo la formazione di edema a livello degli arti periferici (con conseguente accumulo di fluidi nei tessuti sottocutanei degli arti) e a livello dei visceri interni (con conseguente versamento di fluidi nei polmoni e nell’addome). La patologia porta a conseguenze estremamente gravi: diminuita funzionalità degli arti, ulcerazioni cutanee, infezioni ossee, dolore cronico; in casi estremi si hanno necrosi tissutale, ischemie, setticemia e morte.
Nel corso degli anni la malattia può portare all’amputazione dell’arto coinvolto. Nel tentativo di salvare gli organi viscerali, i pazienti sono sottoposti a lunghi e dolorosi interventi chirurgici che spesso sono eseguiti all’estero. La forma più grave della malattia viscerale è quella polmonare che dà origine ad una polmonite interstiziale con pleurite asettica.
Le forme famigliari e quelle primarie di linfedema sono state correlate a mutazioni presenti in due geni denominati FOXC2 e VEGFR3. Il test genetico per entrambi i geni è riconosciuto dal Servizio Sanitario Nazionale come unica diagnosi certa della patologia e quindi essenziale anche per vedersi riconosciuta l’invalidità permanente. In Italia l’unico laboratorio che offre il test genetico è la MAGI preceduto da altri tre laboratori in Europa (uno in Germania, uno in Francia ed uno in Belgio). MAGI ha deciso di occuparsi della diagnosi genetica della malattia e di redigere la prima casistica italiana collaborando con l’associazione di malati “SOS linfedema” presieduta dal Dr. Franco Forestiere e con il Professor Sandro Michelini dell’Ospedale “San Giovanni Battista” di Roma di proprietà del Sovrano Militare Ordine di Malta. Il Professor Michelini è ritenuto oggi il più grande esperto di questa malattia in Italia.
E’ proprio questa l’alleanza che verrà formalmente presentata martedì in una conferenza stampa all’Ospedale San Giovanni Battista, un incontro che sarà l’occasione di spiegare i risultati eccellenti ottenuti fino ad oggi e le linee di sviluppo per il prossimo futuro.
Altre patologie rarissime e fino ad oggi ‘orfane’di adeguati test diagnostici in Italia nonché oggetto di ricerca del MAGI sono:
Il Lipedema primario degli arti nei suoi tre stadi clinici, sembra insorgere alla pubertà sulla base di un disequilibrio del microcircolo determinato da una rallentata capacità di trasporto linfatico locoregionale.
La Lipodistrofia dolorosa e fortemente deturpante, peraltro censita dall’O.M.S. tra le malattie ufficialmente riconosciute, può arrivare ad indurre gravi disabilità nei soggetti che ne sono affetti con netta riduzione delle performance personali nelle attività della vita quotidiana. Molti di questi quadri sono spesso associati ad una condizione di soprappeso ponderale, fino all’obesità patologica. Un calo ponderale, nella maggior parte dei casi, si realizza essenzialmente in altre sedi corporee ma non in quelle in cui la forma patologica si è instaurata (in genere glutei, cosce e gambe con risparmio del piede per l’arto inferiore, braccio ed avambraccio con risparmio della mano per l’arto superiore). Un incremento ponderale, viceversa, si evidenzia immediatamente nelle zone corporee già colpite dall’affezione aggravandone il quadro clinico.
Tali affezioni rispondono scarsamente ed in maniera incompleta all’esercizio fisico fine a se stesso.
Rispondono parzialmente ad alcuni principi farmacologici e risentono parzialmente e contemporaneamente (spesso con recidive a breve anche più serie dal punto di vista clinico) del trattamento chirurgico con ‘Liposuzione’.
Le malformazioni venose possono avere un decorso a volte asintomatico per anni, e rivelarsi poi successivamente anche in tarda età, spesso a seguito di un trauma, di un’infezione, di uno squilibrio ormonale secondario alla pubertà, alla gravidanza, alla menopausa o all’uso di pillola anticoncezionale. Esse possono presentarsi ovunque nell’organismo, inclusi gli organi interni, anche se più frequentemente le troviamo localizzate alle labbra, la lingua le guance, e agli arti inferiori.
Clinicamente una malformazione venosa può decorrere asintomatica oppure essere molto dolorosa a seconda della sede e della localizzazione. Se localizzata in sede gastrointestinale, il sintomo di esordio può essere un sanguinamento estemporaneo, oppure l’anemizzazione progressiva. Le complicanze sono ovviamente correlate all’estensione della malformazione, all’eventuale coinvolgimento di organi ed apparati nobili, alla possibile espansione progressiva per formazione di trombi all’interno della lesione stessa e, nelle forme molto estese, all’insorgenza di gravi sindromi coagulative diffuse come la CID (Coagulazione Intravasale Disseminata).
In Italia l’unico laboratorio che offre il test genetico per le forme ad eredità medeliana è la MAGI, le forme genetiche più comuni sono le Malformazioni Venose Mucocutanee che portano mutazioni a carico del gene TEK (OMIM 600221), leMalformazioni Glomo Venose Causate dalle mutazioni nel gene GLMN (OMIM 601749) ed infine le Malformazioni Capillari-Malformazioni Arterovenose dovute a mutazioni nel gene RASA1(OMIM 139150).
XXI MLAVS 2011
A Genova dal 1 al 3 Dicembre 2011 Viagra online si svolgerà la XXI edizione del Meeting della Lega Mediterranea di Angiologia e Chirurgia Vascolare.
Lo annunciano western union il PRESIDENTE del MLAVS Nicos Angelides (Cyprus), il PRESIDENTE del CONGRESSO Corradino Campisi (Italy) e i CO-PRESIDENTI Claudio Brunelli and Domenico Palombo (Italy)
Argomenti principali: VASCULAR & ENDOVASCULAR SURGERY – CARDIO-VASCULAR MEDICINE –LYMPHOLOGY
Maggiori informazioni sul sito dedicato all’evento.
Report del dr. Eretta del Congresso di Potenza
Il congresso si è’ svolto in due giornate, con un programma veramente intenso che ha portato alla partecipazione di circa 200 persone e di un nutrito gruppo di pazienti e di rappresentanti dell’associasione SOS linfedema della regione Basilicata.
L’evento inoltre e’ stato ripreso dalle telecamere del servizio Rai della regione Basilicata.
Il Linfedema in Toscana attraverso le parole della dr.ssa Fiaschi
Prima all’interno dell’AUO Pisana , dove ho lasciato un gruppo di 4 fisioterapisti che si occupano solo di linfedema , esiste un gruppo anche all’interno dell’ASL 5 di Pisa sempre .
Il convegno di Potenza al TG3
httpv://www.youtube.com/watch?v=rf3y4J8T2_E
Il linfedema in Sardegna
Riceviamo e pubblichiamo una nota interessante della dr.ssa Anna Maria Deias:
Salve Franco, attraverso questa mail cercherò di spiegarle qual è la realtà in cui opero, in qualità di fisioterapista esperta nel trattamento del linfedema, in Sardegna e in particolare nella provincia di Oristano.